Andrea Tomiolo Consulente Finanziario

ZEROLAND – Il ricordo del tasso zero e la rata impazzita!

C’era una volta, non tanto tempo fa, il fantastico mondo di ZEROLAND.
A Zeroland potevi ottenere prestiti a tassi davvero invitanti e tutti ne approfittarono:
giovani, famiglie, imprese, era il bengodi dei tassi a zero!!!

Ma se conosci le fiabe sai che ad un certo punto il cattivo arriva…

E infatti ecco arrivare una perfida strega di nome INFLAZIONE che è da sempre ghiotta di denaro e ricchezze.

I governanti di Zeroland, credendo di aver gioco facile contro di lei, presero da principio sotto gamba il pericolo.
Per recuperare il tempo perso, scesero di tutta fretta in battaglia con l’artiglieria pesante… Come?

Togliere ricchezza al popolo…

Per sconfiggere INFLAZIONE iniziarono ad alzare i tassi di interesse sperando di far calare la domanda e cosi anche i prezzi.

Nel frattempo popoli vicini, iniziarono a sfidarsi per la contesa di territori e si scatenò un conflitto che portò ulteriori problemi per i governanti di Zeroland come la scarsità di materie prime e difficoltà nel commercio.

Neanche a dirlo, INFLAZIONE in tutto questo ci sguazzava a meraviglia!

E poi cosa successe?

Chi aveva beneficiato di prestiti a tassi molto bassi per comprare, per esempio una casa, si trovò improvvisamente a dover pagare una rata molto più elevata.

I governanti, impegnati a sconfiggere INFLAZIONE e a badare ai vicini bellicosi, non erano molto chiari nelle loro comunicazioni, i tassi intanto aumentavano ed il popolo iniziava a temere di non riuscire più a pagare le rate.

CHE COSA MI DICI? TI RITROVI IN QUESTA STORIA?

Se la risposta è si, probabilmente anche tu hai beneficiato del mondo a tassi zero e, qualche tempo fa, hai contratto un prestito/mutuo a tasso variabile che ti ha permesso di acquistare per es. la casa.

Come te molti altri (il 40% dei mutui esistenti in Italia a settembre 2022 era a tasso variabile) hanno fatto altrettanto.
Ti dico innanzitutto che è umanamente normale oggi avere dei dubbi che ci frullano per la testa, come lo è anche cercare una soluzione perché si crede di aver fatto un pessimo affare.

Da consulente in questi ultimi mesi infatti, ho ricevuto diverse telefonate di clienti, amici e conoscenti in cerca di un supporto.

Cerco quindi di mettere a fattore comune alcune considerazioni premettendo che ogni situazione va analizzata singolarmente.

La situazione più comune, da buoni Italiani, è ovviamente il mutuo per acquisto casa.
Quando si tratta di acquistare casa, spesso non trattiamo con la stessa emozione e cura diversi aspetti della trattativa,

mi spiego meglio:

Difficilmente siamo disposti ad accettare compromessi sull’ immobile, numero di stanze, finiture, materiali, arredamento…(stiamo raggiungendo l’obiettivo di una vita, magari la casa dei nostri sogni).

Quando invece è il momento di pensare al lato finanziario, cerchiamo quasi sempre la soluzione che ci appare come la più economica senza valutare per bene tutti i potenziali rischi.
(ribadisco non vale per tutti, ma per la maggior parte)

Generalmente ci troviamo a valutare:

-durata del prestito
-importo totale del debito
-indice di riferimento per il calcolo della rata
-eventuale CAP/FLOOR applicato alla rata
-importo della rata

Neanche a dirlo il 95% della trattativa si esaurisce valutando l’ultima voce in elenco.

E quindi poi che succede??

Per capire meglio facciamo i classici conti “della serva”.

Giorgio e Laura, a gennaio 2019 hanno contratto un mutuo a tasso variabile di 240.000 euro per acquistare casa.

Capitale 240.000
Durata 240 mesi
Tasso Euribor 3mesi -0,4%
Spread + 1,7%
Tasso finito = 1,3%
Importo Rata 1.136

Dopo 4 anni, a dicembre 2022, a situazione è drasticamente cambiata

Tasso Euribor 3mesi 1,9%
Spread + 1,7%
Tasso finito = 3,6%
Importo Rata 1.404 (incremento rata mensile del + 23,6%)

Oggi Giorgio e Laura hanno in mente una sola cosa:
“Ricontrattiamo il mutuo con un TASSO FISSO”

I tassi di mercato però, già oggi incorporano i prevedibili andamenti dei tassi della BCE.
Nel frattempo i tassi fissi hanno già superato i tassi variabili e l’operazione ipotizzata non fa ottenere un risparmio sulla rata finale, anzi, diventa onerosa nella maggior parte dei casi.

Tieni inoltre presente che la maggior parte dei mutui ha un piano di ammortamento (alla francese), vale a dire che è costruito in modo da rimborsare la gran parte degli interessi nei primi anni, quindi ogni situazione va valutata bene per non incorrere in operazioni di rinegoziazione/surroga antieconomiche.

E’ bene anche ricordare che rinegoziando il mutuo “riparti” di fatto con un nuovo piano di ammortamento e relativi interessi da rimborsare all’ inizio.

Per quanto riguarda la convenienza tra fisso e variabile?? Ci vorrebbe la sfera di cristallo!
Solo così si potrebbe sapere non solo cosa faranno i tassi domani, ma quali saranno per i prossimi 10, 20 o 30 anni (le tipiche durate di un mutuo).

Ciò nonostante, a tutti i “Giorgio e Laura” che si rivolgo a me, consiglio sempre di effettuare, assieme a me, alcune simulazioni per valutare l’adeguamento delle rate future del mutuo in base a ipotesi di scenario diverse.

Se vuoi richiedere un’ analisi della tua posizione contattami per fissare un appuntamento.